Derattizzazione attività commerciale

Oltre a cambiare in via generale la normativa in materia di derattizzazione, cambia nello specifico anche la normativa per la Derattizzazione attività commerciali  che si riferisce soprattutto ad ambienti ricettivi di ogni tipo e ai luoghi di ristorazione in particolare.

Per riuscire a derattizzare i luoghi nel quale il cibo viene non solo conservato ma anche preparato occorre utilizzare molta cura e avere costanza nel compiere tutti i passaggi che assicurano una pulizia completa Innanzitutto occorre verificare che sia effettivamente in atto un’infestazione. Questa ipotesi può essere facilmente confermata o smentita dalla presenza di tracce di animali come escrementi di topo, urina ma anche imballaggi rosicchiati, fili elettrici mangiati e così via.

La normativa 193/07 obbliga tutte le attività che prevedono la manipolazione degli alimenti a adottare un piano di prevenzione e una periodica derattizzazione per evitare che si crei una vera e propria infestazione La normativa obbliga soprattutto gli esercenti di ristoranti e non solo di attuare un costante e accurato monitoraggio dei roditori.

In ambito HACCP la derattizzazione obbligatoria deve non solo essere periodica secondo cadenze stabilite dalla stessa norma ma anche alla compilazione della scheda monitoraggio infestanti HACCP che è un documento che serve per tenere traccia del tipo di derattizzazione che è stata eseguita. Ovviamente occorre non utilizzare prodotti chimici che possano essere nocivi per l’ambiente e per la salute dell’uomo.

Per questo motivo nei ristoranti e nelle trattorie di solito si privilegiano le trappole con esche naturali che possono essere poco velenose. La normativa per la Derattizzazione attività commerciali impone che la derattizzazione venga effettuata in assenza dei dipendenti dell’attività ristorativa e ricettiva in quanto si vuole evitare in tutti i modi l’eventualità di un possibile contagio degli esseri umani oltre che dell’ambiente

Anche nel caso della derattizzazione da effettuare secondo le regole dell’HACCP il consiglio è sempre quello di utilizzare delle trappole con esche che risultano essere il modo migliore non solo per catturare i ratti ma anche per eliminarli definitivamente. Ovviamente occorre che prima venga realizzata una dettagliata analisi del perimetro totale nonché vanno individuati i punti esca ossia le zone nelle quali devono essere posizionate le esche perché di sicuro transito dei ratti.

Si possono individuare analizzando dettagliatamente le tracce che di solito i roditori lasciano al loro passaggio Un altro sistema che è consigliato quando si parla di derattizzazione secondo la normativa HACCP è quello che viene comunemente definito difesa integrata.

Poiché gli ambienti nei quali si manipola il cibo sono molto a rischio in quanto devono essere protetti da un eventuale accumulo di sostanze tossiche, allora si consiglia l’utilizzo di più sistemi di derattizzazione a basso impatto ambientale. Uno di questi è la carta collante atossica.

Per la Derattizzazione attività commerciali  si usa un vero e proprio foglio di carta che deve essere posizionato sul pavimento nei punti trappola dove è certo il passaggio del roditore. Il topo resta invischiato sulla carta e può essere così definitivamente eliminato

Nella derattizzazione integrata, dunque, secondo le normative introdotte dalla Comunità Europea, ci si approccia ad un metodo più ecologico e sicuramente meno pericoloso sia per quanto riguarda l’uomo che l’ambiente. Questo sistema, però, prevede una grande conoscenza dell’organismo biologico da contrastare, conoscenza che di solito è posseduta dai professionisti del settore.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Derattizzazione Roma data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)

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